masturbazione femminile

La masturbazione femminile

La masturbazione femminile non è solo una pulsione della libido, ma è il modo migliore per conoscere il proprio corpo sotto la sfera erotica e sessuale.
Non è più un tabù la masturbazione al femminile e, anzi, sempre più donne ne parlano apertamente e si sentono più soddisfatte della loro vita sessuale, anche da single e frequentando una chat lesbo possono passare da una soddisfacente masturbazione ad un eccitante incontro lesbo

Masturbazione femminile e conoscenza del corpo

La masturbazione, infatti, ha vari aspetti che possono riguardare un modo per “amarsi” e coccolarsi, per arricchire la propria sessualità di nuove sfumature, per darsi puro piacere, ma anche per dare un tocco interessante al rapporto di coppia.
La masturbazione, infatti, può essere praticata in solitaria o in coppia e questo di solito eccita molto gli uomini, che prendono consapevolezza di una donna che sa quello che vuole dal suo corpo e lo dimostra senza timore.
Masturbarsi significa conoscere la propria sessualità, ma anche come toccarsi per provare un piacere esclusivo e comunicarlo al partner quando sarà lui a dare piacere.
Sono suggerimenti preziosi per migliorare sempre di più il rapporto intimo di coppia ed è un’opportunità imperdibile per modulare il tocco e l’intensità della masturbazione nel tempo.

Come si pratica la masturbazione femminile

Ci sono due modi con cui una donna può masturbarsi in base ai propri gusti o al momento: clitoridea o vaginale.
La prima è quella più frequente in quanto procura un piacere molto intenso solo con lo sfregamento leggero e ritmico del clitoride con uno o più dita.
Quella vaginale è invece possibile introducendo uno o più dita all’interno della vagina stessa.
La masturbazione femminile è anche possibile con dei sex toys rappresentati da falli in lattice o meccanici, ma anche da vibratori che possono stimolare contemporaneamente il clitoride e la vagina.
La vibrazione è un metodo eccellente per stimolare il clitoride e arrivare ai più alti livelli di piacere. Il piacere femminile tuttavia è quasi del tutto “cerebrale”, quindi l’intensità dipende soprattutto da quanto ci si sente libere sia interiormente che dalle preoccupazioni di ogni giorni e questo vale anche nel rapporto sessuale.
Se si usano i falli anatomicamente idonei alla struttura della vagina, si riesce a stimolare anche il famoso “punto G”, che si trova a circa 4 cm dall’orifizio sulla parete superiore, rappresentato da una zona di piccole pieghe grandi quanto una falange. E’ questa la zona anatomica che può davvero procurare un orgasmo tra i più intensi, coinvolgenti e prolungati.
La vagina è ricchissima di terminazioni nervose ed è per questo che, se correttamente stimolata, può dare piacere anche se non si raggiunge l’orgasmo.
La struttura stessa della vagina e del clitoride permettono stimolazioni erotiche assai versatili. Molte donne, per esempio, sperimentano con estrema soddisfazione la masturbazione con il getto d’acqua sotto la doccia, quella nella vasca da bagno, a contatto con una superficie morbida come un asciugamano di spugna o un cuscino, scegliendo i posti più eccitanti e diversi dal proprio letto per aggiungere il lato più eccitante dell’imprevisto.
Masturbarsi scarica anche le tensioni, rilassa, concilia il sonno e favorisce l’intesa di coppia nella fase preliminare del rapporto sessuale.

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