
La nuova vicina di casa
Credo di non essermi mai mossa dalla città di Imperia. Li sono cresciuta, conosciuto mio marito, e sposata, forse troppo giovane.
Avevo ormai 46 anni, due figli grandicelli e una vita che era andata troppo in fretta. Fin da ragazzina avevo sempre provato strane pulsioni per il mio stesso sesso, ma ripeto, ho conosciuto e sposato mio marito troppo giovane.
A letto era sempre stato appagante, e poi le sue doti e la sua durata non mi facevano desiderare altri uomini. Avevo sempre sognato, però, di avere un rapporto con una donna senza mai ottenerne uno.
Spesso quando facendo sesso con mio marito immaginavo che tra le mie cosce ci stesse una donna, pronta a farmi godere.
Fino a quel momento erano state fantasie. Ma proprio mentre tutto sembra confinato nella mia immaginazione, arriva una nuova vicina.
Veronica, 30 anni, snella, mora e con delle curve mozzafiato. Sentii subito una forte attrazione per lei e feci in modo di diventare sua amica.
La invitavo spesso da me per il caffè, fino a diventare più intime. Un giorno, mi confidò la sua natura sessuale, le piacevano le donne. Sentii un brivido lungo la schiena e a giudicare dal mio sorriso, Veronica capì che la cosa non mi dispiaceva.
Approfittai del solito week end di pesca di mio marito per invitarla a cenare da me. Quella sera indossai un abito molto aderente, nonostante i 46 anni ero uno schianto.
Di proposito non misi intimo per farle vedere meglio i capezzoli. Non appena mi vide si lasciò andare ad una serie di complimenti, tra i quali molto ammiccanti.
Dopo aver mangiato la prima pietanza, si avvicina a me e poggia delicatamente la sua mano sulla mia coscia. La lascio fare e pian piano scopre il mio vestito.
Sempre con delicatezza mi accarezza la figa, ed ero già bagnatissima. Mi chiede se può continuare, ed io che non desideravo altro faccio cenno che deve continuare.
Iniziamo a baciarci in modo passionale mentre mi spalanca le gambe ed inizia una masturbazione vigorosa.
Mi lascio andare, quelle sue mani, il suo modo di baciare mi fanno letteralmente impazzire. Ci spostiamo in camera da letto. Senza nemmeno accorgerci siamo nude.
Veronica mi prende e mi mette a 90 sul letto. Si inginocchia e inizia a leccarmela come non aveva mai fatto nessuno.
Inizio a muovermi accompagnando i colpi della sua lingua, quando senti che sto per venire mi giro a gambe aperte e afferrò con violenza la sua testa e la fiondo sulla mia figa ormai fradicia.
Urlo, urlo di piacere e godimento. Qualcosa di sempre immaginato si stava realizzando e finalmente stavo godendo grazie alla lingua e le mani di una donna. Sarebbe stato il primo di una lunga serie di incontri.