ragazza lesbo con ipad

Mi serviva qualcosa di nuovo e di esagerato

Dopo anni di sentito sesso eterosessuale, avevo esaurito la fantasia, la voglia, la creatività e l’interesse.

Mi serviva qualcosa di nuovo e di esagerato, ma non sapevo proprio come risolvere.

Parlandone con un amico, questo si mise a ridere e mi chiese se fossi disposta a farlo con una donna: -” Una donna?”- chiesi sorpresa -” Ma io sono eterosessuale!”- affermai apparentemente decisa, perchè Maurizio, il mio amico, rise bonariamente e mi disse che nessuno lo metteva in dubbio, l’esperienza con una donna non avrebbe fatto di me una lesbica.

Tentennai, poi chiesi ulteriori informazioni, sicura che avesse qualcosa in mente: mi spiegò che aveva conosciuto questa ragazza, molto giovane ma dal carattere formidabile che amava fare sesso sadomaso.

-“Ah”- dissi io -” Sesso sadomaso: interessante. Chi è e come si chiama?”-.

Maurizio mi spiegò nel dettaglio come avesse conosciuto Nadia e mi diede il suo contatto su Facebook così che potessi rintracciarla.

Appena Maurizio se ne fu andato, entrai nuovamente nel profilo di Lara, la ragazza di cui avevamo parlato: aveva ragione, sembrava proprio interessante. Decisi di mandarle un messaggio e dopo pochi minuti lei rispose salutandomi.

Mi fece subito una buona impressione così senza alcun imbarazzo le spiegai come avevo sentito parlare di lei e perchè la stessi contattando: lei cambiò modo di fare in maniera percettibile, diventando molto interessata a ciò che le stavo dicendo.

Mi disse quindi che era molto interessata al conoscermi ma mi chiese anche se avessi limiti di qualche tipo: ripensai alla mia esperienza sessuale e le dissi che davvero ne avevo molto pochi, benchè non avessi mai provato il sadomaso.

Ci accordammo per vederci l’indomani, in piazza Lodi a Roma, dove abitava: il palazzo era comunissimo ma quando arrivai all’ultimo piano e vidi l’appartamento, mi stupii di trovarlo decorato di rosso e di nero; Lara mi spiegò che anche se poteva apparire bizzarro, serviva a creare la giusta atmosfera, poi mi presentò Michela, un’altra ragazza che avrebbe partecipato al nostro gioco.

Iniziammo col chiacchierare e col bere qualcosa, poi Lara si tolse la sua vestaglia da camera nera per lasciarci ammirare il suo corpetto in lattice lucente e le sue calze a rete in perfetto stile mistress: il suo atteggiamento mutò rispetto al precedente e prese a darci ordini ai quali non potevamo disubbidire; ordinò a Michela di spogliarmi lentamente e le sue mani accesero in me immediatamente un fuoco che sentivo innanzitutto nella zona intima. Lei notò il mio stato d’animo e mi disse di iniziare a toccarla mentre mi denudava.

In breve mi ritrovai a scopare con quella sconosciuta sotto i diretti ordini di quella donna e provare degli orgasmi esagerati ogniqualvolta mi si ordinava di scatenarlo e non più di reprimerlo.

Andammo avanti così per qualche mese prima che Lara si trasferisse altrove.

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