doccia lesbo

Giulia e Sofia di Bologna, la prima esperienza

A Bologna, in Via dell’indipendenza, c’era un piccolo negozio di pop corn. Proprio lì si erano incontrate qualche anno fa Giulia e Sofia, regalando ai propri caratteri spigolosi il conforto di un’amicizia sincera e fedele.

Tutti erano a conoscenza della loro amicizia, ma quello che pochi sapevano è quanto si spingesse il là la loro condivisione.

La loro amicizia superava i limiti imposti dalla società, trasformandosi imprudentemente in un travolgente amore saffico dai toni pastello.

C’era stata una prima volta, sotto la doccia, in cui si erano spinte oltre le regole imposte, una prima volta in cui, accarezzandosi, si erano accorte di poter esplorare insieme nuove lussuriose frontiere.

Quella volta, Giulia sciacquava dolcemente la schiena di Sofia, quando uno slancio avventato la spinse a far scivolare la mano troppo in basso: presa dalla curiosità accarezzò quei glutei sodi, e fece scorrere un dito tra le natiche fino a toccare prima il buco più stretto, poi il morbido che segnava l’accesso alla vagina dell’amica.

Sofia non si mosse; eccitata e impietrita dalla situazione, assecondò i movimenti dell’amica. Forte di questo silenzioso assenso, Giulia iniziò ad ispezionare quel foro rossastro con la mano, sentendo le dita inumidirsi sempre più. Quando Sofia riuscì a voltarsi, l’eccitazione sembrava essere ormai troppa per concedere spazio ai ripensamenti.

Grata all’amica per i delicati massaggi che le aveva offerto, si inginocchiò infilando il viso tra le gambe della compagna, mentre la sua lingua scorreva tra la carne cercando di intrufolarsi il più possibile in quella tenera apertura, bevendo i copiosi umori e intercettando talvolta i movimenti che Giulia compiva masturbandosi. Inebriata da quelle nuove sensazioni, l’ascesa all’orgasmo fu rapida e intensa.

Giulia vibrò di piacere sotto i colpi di lingua dell’amica, abbandonando ogni pudore.

L’avventura non poteva finire così. Decisa a ricambiare la cortesia, ancora scossa da quelle contrazioni di piacere, Giulia afferrò la spazzola e ne infilò il manico nella vulva dell’amica.

Sofia iniziò a gemere mentre la plastica continuava impietosa ad affondare in quella tenera vulva, scivolando tra i liquidi liberati dall’eccitazione della ragazza.

Sempre più audacemente, Giulia si spinse oltre, intrufolando con vigore il suo dito medio nel piccolo orifizio chiuso della sua compagna, svelandone i segreti: sorpresa da quella intensa sensazione di pienezza, Sofia venne.

Tra le loro mani erano passati tutte le possibili confidenze, tutte le loro più segrete fantasie, ma l’ingrediente speciale della loro amicizia, è, senza alcun dubbio, la conoscenza dei sapori più intimi e segreti dell’altra.

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