bacio lesbo milano

Roberta la mia esperienza Milanese

Non sono una ragazza a cui piace la vita mondana, e non so cosa quella sera mi portò in un bar dei navigli. Avevo bisogno di stare un po’ in pace con me stessa, il lavoro non mi soddisfaceva, e per quanto riguardava il cuore era meglio non parlarne per nulla.

Sapevo che sarebbe successo qualcosa, era una specie di presentimento femminile e per questo mi lasciai trasportare dal mio intuito. Mi attirò un piccolo localino, arredato in maniera naif e abbastanza vuoto, entrai mi sedetti e la proprietaria venne a prendere la mia ordinazione.

Fu li che la mia vita cambio. Roberta è una bella ragazza, un bel seno a differenza mia, qualche chilo di troppo e un’estrema simpatia.

Mi prese a ben volere già dal nostro primo incontro, e alla fine di quella stessa sera eravamo diventate buone amiche.

Nel bar c’erano solamente donne, e cosi scoprii che quello era un luogo di ritrovo per lesbiche milanesi, donne di cui Roberta era una delle leader.

Tornai a casa con sentimenti contrastanti, non sono una bigotta ma non avevo mai preso in considerazione un amore omosessuale, ma la faccia di Roberta mi continua a presentarmi dinanzi, ringraziai la sua sfacciataggine che l’aveva portata a segnare il suo telefonino sullo scontrino, mi affidai a una sensazione interna e la chiamai.

Erano le tre di notte, credevo che non avrebbe risposto, lo fece al primo squillo. Fu una telefonata molto intensa, non parlammo di sesso, per quello ci sarebbe stato tempo ma parlammo di tutto il resto.

Il giorno dopo mi invito a casa sua e li successe l’inevitabile, lo sapevo prima di entrare nel suo grazioso appartamento che avrei finito la serata da lei, non mi importava.

Mi saluto con un bacio sulla guancia, un bacio che voleva essere casto e puro, ma che possedeva una buone dose di lussuria.

Anche lei sapeva come sarebbe finita la serata, non aveva preparato nulla da mangiare, scopammo. Prese lei l’iniziativa, e già dal drink che mi offri in salotto la sua mano comincio a sfiorare le mie cosce, ogni volta che lo faceva sentivo una scossa di adrenalina e eccitazione, indossavo un lungo vestito molto leggero a fiori, e la pelle si accapponava per l’eccitazione ogni qual vota lei si avvicinava.

Roberta era una donna esperta, lei sapeva quello che stava succedendo per esserci passata, mi prese li su divano, con le mani nella mia figa umida che ormai aspirava ad essere soddisfatta, con la bocca sul mio seno sul quale spiccavano due capezzoli che sembravano piccoli chiodi, con la lingua che torturava il mio orecchio.

Mi arresi alle sue carezze senza combattere, gli donai il mio corpo ma quello che è più importante gli donai interamente la mia testa. Ci continuiamo a vedere spesso con Roberta, abbiamo provato anche a stare assieme, ma la vita troppo frenetica di entrambe ci ha fatto desistere, quello che è certo è che siamo buone amiche, amiche anche di…letto.

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