
Per lavoro a Imperia, in hotel con la cameriera bionda
Doveva essere il solito viaggetto di lavoro, ed ero già annoiata dall’idea di rimanere ad Imperia tre giorni.
Arrivo nell’albergo pagato dalla mia azienda e mi accomodo in camera. Dopo essermi fatta una doccia e messa comoda sul letto, dal telefono in camera ordino qualcosa da mangiare.
Dopo venti minuti bussano alla porta. Apro e una bella cameriera mi offre la cena. Mi colpisce subito. Biondina, non molto alta, il seno piccolo.
Sarà stata la mia identità sessuale, ma l’avrei invitata volentieri a passare qualche ora con me. Entro dentro e mi metto a mangiare, ed intanto inizio a fantasticare sulla cameriera biondina.
Sento che l’eccitazione sale e sfiorandomi con le mani, mi accorgo che la mia amichetta è completamente bagnata. Mi metto a letto e non riesco a non pensarci, così inizio a masturbarmi infilando subito tre dita mentre con l’altra mano stuzzico il clitoride.
Mi lascio andare e non mi rendo conto che i miei gemiti sono un po troppo alti. Ad un tratto bussano alla porta, presa dal momento vado ad aprire indossando solo l’intimo. E’ la cameriera biondina.
Mi chiede se va tutto bene, mentre il suo sguardo si ferma sulle mie mutandine bagnate. Cerco di tranquillizzarla e che mi sono solo lasciata andare.
Mantenendo lo sguardo fisso sulle mie mutandine, fa un passo avanti e chiude la porta. Mi afferra e mi metto contro il muro ed inizia a baciarmi.
Sento la vagina bagnata come non mai. In un attimo mi slaccia il reggiseno e inizia selvaggiamente a stuzzicarmi i capezzoli. Le tolgo la giacchetta e le sbottono la camicia.
Ma è lei a dominare il gioco, scaraventandomi sul letto. Si spoglia anche lei, rimanendo solo con le mutandine.
Mi sfila le mutandine che ormai erano inzuppate dei miei umori e inizia a penetrarmi con tre dita della mano, mentre con la lingua mi lecca avidamente il clitoride. L’eccitazione sale al massimo, grido di continuare e di andare più forte.
Senza esitazione mi infila un altro dito dentro. Il clitoride è zuppo della sua saliva, mentre io mi muovevo come un’assatanata sotto i suoi colpi fino a squirtare.
Lei non si sposta, anzi si lascia squirtare in faccia e sul seno. Ci baciamo e lecchiamo il mio nettare. Prima di andare via, si siede a gambe aperte sul tavolino e mi chiede di masturbarla. Vuole venire anche lei.
Mi inginocchio davanti alla sua fighetta depilata e mi do da fare. In un baleno raggiunge l’orgasmo, ma mi chiede di continuare.
Così inizio ad insistere fino a farla venire un’altra volta. Un po esauste ci rivestiamo, mi da un bacio e va via. I miei tre giorni di lavoro ad Impieria non erano poi cosi noiosi!
Ragazze di Imperia. Incontri lesbo a Imperia