
Storia di una ragazza lesbo a Torino
Fu la chat a salvarmi da un week end televisivo. Era la mia prima esperienza in una chat erotica dedicata all’amore lesbo, e ne rimasi estasiata. Dietro lo schermo potevo svelare la mia propensione a quell’amore saffico tanto osteggiato dai miei genitori.
Conobbi Giulia quasi per sbaglio, anche lei come me si preoccupava dello status e di cosa potesse pensare la sua famiglia. Forse fu l’istinto a portarmi da lei, forse fu solo la fortuna.
Concordammo quasi subito un appuntamento vicino lo stadium, eravamo entrambi tifose della vecchia signora, e ci sembrò una bella cosa conoscerci in quella parte di Torino riservata agli incontri particolari. Arrivo a bordo di una vecchia multipla, e subito mi piacque. Le sue labbra carnose, il suo seno prorompente, il suo culetto sodo, la sua pelle liscia. Ci baciammo come vecchie amiche, noi che amiche non eravamo.
Quando le nostre guance si sfiorarono sentii una scossa elettrica, fu allora che capi che saremmo finite presto a letto. Dovetti fare anche a lei una bella impressione, non sono mai stata brutta e la sua reazione fu quella che mi aspettavo. Eravamo come attratte da un magnetismo che non avevo mai provato prima, i miei occhi non lasciavano le sue labbra, le immaginavo già sulla mia figa vogliosa e che da subito sentivo umida di umori.
Andammo a bere qualcosa, ma i nostri bicchieri rimasero pieni, avevamo troppa voglia dei nostri corpi. Decidemmo di andare a casa sua, abitava sola e non aveva problemi a ospitarmi per la notte. Non arrivammo neppure in camera da letto, le nostre lingue si allacciarono all’ingresso e da li fu un crescendo di sensi. Mi piacciono le donne e tra le lenzuola do il massimo, anche lei era cosi. I nostri corpi si allacciarono in un 69 bellissimo e bestiale, le nostre lingue sondavano gli umori che sgorgavano copiosi dalle fighe di entrambi.
Lei a letto era molto attiva, a differenza mia che prediligevo essere languida e attendista. Si fiondo tra le mie cosce e non ci stette molto a farmi avere un orgasmo travolgente, le sue mani sui miei capezzoli mi davano scariche di eccitazione difficili da descrivere, la sua bocca incollata sulla vulva, la sua testa che si muoveva ad un ritmo infernale. Rimasi esausta sul letto per qualche minuto e poi fu il mio turno per farla godere.
Iniziai a leccarla per tutto il corpo, la sua era una pelle liscia setosa e profumata. Sentivo le sue mani sulla mia testa, dolcemente ma con fermezza, mi guidava per aver il massimo del piacere. Venne lanciando un urlo improvviso, era particolare anche in quello.
Fu la chat a fare la mia fortuna o l’istinto di entrambe, non lo sapremo mai, ma sappiamo sicuramente che entrambe abbiamo trovato… la donna della nostra vita.