
Leggi per le coppie omosessuali in Italia
Nella maggior parte dei paesi moderni, infatti, la legge era stata promulgata già da molto tempo.
Le coppie omosessuali dal febbraio del 2016 possono dunque sottoscrivere un contratto concordato definito “unione civile”, che si riferisce esclusivamente alle coppie dello stesso sesso mentre, per quelle etero, si parla di “patti di convivenza”.
Cosa dice la legge Cirinnà sulle coppie omosessuali
Le coppie omosessuali potranno effettuare in Comune la registrazione e prendere un formale impegno davanti a un funzionario, che renderà legale il contratto tra i coniugi.
L’unione civile conferisce diritti e doveri ai partner che riguardano l’assistenza morale e materiale, l’aspetto patrimoniale, l’adozione dei figli.
Per le coppie omosessuali in Italia la questione dei figli è stata stralciata e verrà discussa in futuro sotto il nome di “stepchild adoption”.
L’unione civile prevede che i coniugi siano maggiorenni e che potranno decidere il cognome da assumere dopo aver siglato il contratto.
I doveri che si assumono reciprocamente non sono molto dissimili da quelli del matrimonio tradizionale e tra questi ci sono la fedeltà e l’obbligo di coabitazione, ma anche quello di ricevere la pensione di reversibilità dopo la morte di uno dei due e di accedere alle graduatorie per l’assegnazione di alloggi popolari o per l’asilo dei bambini.
L’aspetto patrimoniale
Uno degli aspetti che è stato oggetto di legiferazione per le coppie omosessuali in Italia è stato quello patrimoniale.
La successione e la distribuzione dei beni infatti è stata equiparata a quelle delle coppie etero. Si è quindi passati oltre rispetto alla stipula di scritture private delle coppie omosessuali per tutelare i loro beni.
In caso di separazione
Nel caso in cui il rapporto tra i due coniugi avesse termine, l’unione civile può essere sciolta esattamente come avviene in caso di divorzio per le coppie etero. Verrà quindi designato il coniuge che sarà oggetto di assegno di mantenimento, della casa, dei periodi di visita a eventuali figli, ecc.
La legge Cirinnà prevede anche come comportarsi nel caso in cui uno dei 2 partner decidesse di cambiare sesso, motivo per il quale l’unione civile può decadere.
I figli delle coppie omosessuali
La questione dei figli delle coppie omosessuali è molto dibattuta in quanto, in mancanza di una legge nel nostro paese, molte sono quelle che si sono rivolte all’estero per la maternità surrogata o per l’adozione.
Oggi la legge permette a uno dei partner all’interno dell’avvenuta unione civile di adottare il figlio naturale del coniuge, che per legge però ha un solo genitore.
Il problema nasce dal fatto che in Italia non esiste il matrimonio gay ed è per questo che la stepchild adoption dovrà affrontare la questione su come dare 2 genitori a ogni bambino della coppia omosessuale.
In molti casi però la realtà è quella di coppie omosessuali che da anni formano nuclei con figli per i quali ogni giorno affrontano ostacoli burocratici.