
Pissing: scoperte che cambiano la vita
Tutto cominciò una sera di qualche settimana fa quando io e la mia compagna Giovanna, una splendida quarantenne in carriera, rientrammo tardi e decisamente ubriache da una cena con amici; lei era molto vogliosa, tanto che non aspettò nemmeno che io chiudessi la porta per inginocchiarsi e iniziare a slacciarmi i pantaloni, scoprendo subito la mia piccola passera già bagnata e iniziando a toccarla.
Sarà stato l’alcol o sarà stata Giovanna, particolarmente porca, fatto sta che le misi un piede sulla spalla e iniziai, in maniera del tutto naturale, a farle pipì addosso: temevo lei si indignasse e mi tirasse uno schiaffo, invece prese a toccarsi furiosamente, tutta bagnata. Il fatto di sentirsi completamente in mia balia e di essere umiliata così crudelmente la eccitava da morire, con il pissing si sentiva proprio una sporca maialina. Alla vista della mia urina che, copiosa, scendeva dalla sua faccia fino alle sue enormi tette dai capezzoli turgidi e che da lì gocciolava sulle sue cosce piegate, formando una pozza sul pavimento, mi mandava in estasi; mi sentivo la sua padrona e potevo fare di lei quello che volevo.
Giovanna, impazzita di piacere, mi pregava di continuare e diceva che ne voleva ancora; io diedi fondo a tutto quello che avevo e proprio in quel momento lei raggiunse un poderoso e bagnato orgasmo, che contribuì ad ingrandire la pozza di urina ai suoi piedi.
Da quel giorno, quando la mia dolce compagna si sente particolarmente birichina e ha voglia di pissing, mi fa capire chiaramente che ha bisogno di fare la sua piccola doccia dorata e allora mi preparo bevendo molta acqua per bagnare il più possibile la bella faccina di Giovanna che, aspettando tutto il giorno, si fa trovare alla sera eccitatissima e già pronta per ricevere un bel getto caldo e per farsi sbavare tutto il trucco, per l’occasione sempre particolarmente pesante.
A Giovanna piace da morire farsi riempire tutta e ultimamente, mentre si sporca tutta, facendo bene attenzione a non lasciare nemmeno un angolino del suo giunonico corpo asciutto, si tocca con un piccolo ma potente vibratore, che le fa toccare l’apice del piacere dopo qualche minuto, di solito proprio mentre io, sollecitata dalle sue dita e dalla sua lingua sulla mia passera, raggiungo un fortissimo orgasmo. A volte ci invertiamo i ruoli, a volte si aggiunge un’amica, ma di solito preferisco essere io a bagnarla tutta per bene… Tutto questo mi ha insegnato ad osare e non avere paura di chiedere alla partner le cose più spinte: tutti, in fondo, abbiamo un’anima porca. Ora devo terminare questo veloce racconto, Giovanna mi sta aspettando e ha quella scintilla nello sguardo che mi fa capire che anche oggi vuole farsi la sua doccia speciale.